venerdì 8 maggio 2009

La Scola Cantorum Villa del Mas in Alta Savoia

Un giorno il maestro Orlando Pittau, dopo solo qualche lezione di coro, ci comunicò che presto avremmo fatto un gemellaggio con una corale francese. Tutti noi abbiamo sorriso increduli ma ben presto ci ricredemmo perché i componenti del direttivo presero in seria considerazione la proposta del Maestro e subito intrapresero una corrispondenza con la corale di Annecy.

Ed è così che la” Schola Cantorum Villa del Mas”, ormai realtà del Comune di Elmas, il 12 ottobre del corrente anno ha varcato i confini nazionali per il gemellaggio con il coro della città di Annecy (Francia – Alta Savoia) e precisamente la corale di Tillier diretta dal maestro Patrick Rutge.

Al nostro arrivo rimaniamo subito colpiti dalla bellezza del paesaggio alpino e dall’aria salubre. Gli amici francesi ci accolgono sorridenti sulla piazza della Chiesa gotico-romanica della Visitation con panorama splendido sulla città e sul lago. Si cerca di superare l’ostacolo della lingua abbozzando timidi bonjour, bonsoir, merci, ci fa da interprete Helen insegnante di italiano e carissima amica di vecchia data del nostro maestro Orlando, innamoratissima della nostra Sardegna e proprio in occasione di una sua visita in terra sarda, ha proposto al suo amico Orlando l’incontro tra le due corali, è stata anche un ottima guida, ci ha accompagnato per tutta la settimana di permanenza ad Annecy facendoci scoprire luoghi meravigliosi, infatti lo stesso pomeriggio ci porta a visitare la cittadina dove abita St. Jorioz, un paese in riva al lago, dove gli amici francesi ci offrono le loro specialità e gustiamo degli ottimi vini francesi; ognuno ringrazia come può, la franca espressione del viso, il guardarsi dritto negli occhi fa il resto.

Si ha una settimana di tempo. Il giorno 13 visitiamo Chamonix e La Clusaz, stazioni sciistiche rinomate, la mattina del giorno successivo visitiamo Aix Les Bains, nota cittadina termale, nel pomeriggio riposiamo, ci aspetta il debutto ufficiale nella Chiesa di St Francois de Salle in Annecy.

Ore 20.30 siamo pronti per incominciare il nostro debutto internazionale. Il maestro Orlando ci fa le ultime febbrili raccomandazioni, siamo tutti emozionantissimi compreso il maestro!!! Si esordisce con “Nanneddu Meu”, i banchi della chiesa sono al completo, i componenti del coro di Annecy e il pubblico ascoltano intenti. Il “BIM BOO”, gli echi e le risonanze degli antichi cori dei pastori sardi li affascina. E’ la voce della Sardegna! Scroscianti e prolungati applausi hanno sottolineato l’esibizione in tutto l’arco della serata. Si chiude il concerto con “Non poto riposare”, gli amici del coro di Annecy hanno imparato questa canzone, la cantano con noi lasciandoci stupiti per dizione, intonazione e tenuta della nota.

Scaricata la tensione del giorno prima, il 15 siamo pronti per visitare la città di Ginevra, qui incontriamo una numerosa scolaresca di Budoni, arrivata fin lì per un gemellaggio con una scuola della città. Grida di “Forza Paris”, da parte nostra innalziamo lo striscione dei “quattro mori”. In questa occasione visitiamo il circolo dei Sardi contentissimi di riceverci e ci promettono di essere presenti al concerto a La Roche sur Foron.

Il giorno successivo visitiamo per esteso, sempre guidati dalla carissima Helen, la città di Annecy con i suoi 54mila abitanti, il suo cuore antico ci fa ricordare la nostra Venezia, al posto dell’asfalto un fiume di acque limpide navigate da placidi cigni.Vi si transita su marciapiedi da ambo i lati, su di essa si affaccia una serie ininterrotta di negozietti caratteristici,n ristorantini, caffè e piccole gallerie d’arte. Il suo lago lungo 14 km. è circondato da piccoli centri lindi e pittoreschi. Intorno svettano montagne che toccano quote oltre i 2000 metri interamente ricoperte di boschi. E’ città turistica per eccellenza, ma anche commerciale e industriale.

Il 17 ottobre visitiamo Albertville (città di Carlo Alberto di Savoia) già Sede di Olimpiadi Invernali nel 1992. Le memorie di Casa Savoia sono evidenti. In serata ci esibiamo al La Roche sur Foron, la chiesa del convento che ci ospita è gremita, come promesso sono presenti anche i nostri amici sardi del circolo di Ginevra. In questa occasione, forse per la prima volta, proviamo una sensazione a noi sconosciuta. I gesti del Maestro che venivano assecondati come non mai, hanno creato tra coro e pubblico una comunione di emozioni che sono esplose in un applauso senza fine. E’ UN VERO SUCCESSO!!!

Il 18 ottobre si visita Lyon, la Signora Corriga, presidente del circolo dei sardi, ci accompagna nel giro della città ricca di belle piazze e monumenti. Dopo un lauto pranzo offertoci dai nostri conterranei ci esibiamo nell’aula magna di un complesso scolastico. Gli spettatori, quasi tutti sardi, ci hanno tributato anche qui calorosi e convinti applausi. Si termina con un rinfresco, si conversa.

La settimana è passata. Domani 19 ottobre si riparte. Una riflessione si impone. Questi luoghi, il paesaggio alpino con le sue case costruite in legno, linde, fiorite, le montagne innevate, i boschi di conifere, ci riportano alla mente scorci di cartoline natalizie. Ovunque si coglie un senso di serenità e di pacato benessere. Le esigenze primarie sono state risolte dall’abbondanza di acqua e di prati sempreverdi. Tutto l’altro è un di più.

L’Alta Savoia è la culla del vecchio Regno Sardo. Questo è un aspetto che ci ha piacevolmente sorpresi come sardi. I savoiardi custodiscono gelosamente tutto ciò che ricorda quel periodo, come loro identità. Dalle parti di Alberville i sardi sono considerati cugini! Sarde sono le vecchie carte, le vecchie mappe, sardo è chiamato persino lo stile dei vecchi edifici pubblici.

Per ultimo ci corre obbligo di paralare della gente che ci ha ospitato: gentile, educata, genuinamente semplice e spontanea. Grazie. Questo ponte gettato ci ha fatto scoprire cose che non conoscevamo ed instaurare nuove amicizie che potremmo consolidare quando in primavera verrà la corale di Annecy in Sardegna. Ancora grazie amici, Au revoir, e grazie soprattutto alla nostra Presidente Stella Cozzolino che con la sua instancabile disponibilità, ha permesso la realizzazione di questo meraviglioso progetto.


Raimondo Pintus

Tratto da Elmas On Line, Mensile di Sport, Cultura e Spettacolo, del 22/12/08.

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