mercoledì 30 novembre 2011

Affascinanti contrasti e profonde somiglianze

Per noi della corale Schola Cantorum Villa del Mas, la "Festa del nonno", organizzata dall'Istituto Comprensivo Mons. Saba di Elmas, è caduta proprio come il caccio sui maccheroni. Da tempo avevamo intrapreso una fitta corrispondenza con la Corale "Fanis" di Venezia che ci proponeva un gemellaggio, e il primo ottobre avrebbero fatto volentieri un concerto nel nostro teatro. Anche il Dirigente Scolastico, la Prof.ssa Annalisa Flaviani, era entusiasta di inserire la corale di Venezia nel programma della festa.

Il primo ottobre 2011 tutti in teatro: nonni e nipoti si sono alternati sul palco, chi recitando poesie in sardo, chi eseguendo brani musicali con grande maestria. La festa si è conclusa col concerto della corale veneziana che, con la proiezione di meravigliose immagini di Venezia e l'esecuzione di canti popolari, ha saputo creare per noi l'atmosfera tipica di quella città.


Canali, gondole, gondolieri, palazzi e chiese sono passati davanti ai nostri occhi, e i canti, nella loro eleganza, grazia e malinconia, hanno lasciato intravedere, in qualche momento, anche la nebbia che spesso avvolge Venezia, dandole un aspetto affascinante e misterioso allo stesso tempo. Canti melodiosi e cullanti, di lavoro e d'amore, in netto contrasto con la durezza della nostra lingua e delle nostre melodie, a volte disperate, a volte ironiche, e a volte scandite con superba energia.

Che bella sorpresa quella di scambiarci i doni indossando ognuno i bei costumi del passato: rosso fuoco, verde smeraldo, giallo oro, e nero, per la Sardegna. Abiti pieni di sole, di cielo, di mare e resistenti come graniti. Grigio perla, bianco,giallo paglierino, velluti e broccati per Venezia. Eleganti, raffinati e sontuosi come La Serenissima.


A conclusione del concerto la Schola Cantorum Villa del Mas e la Corale Fanis di Venezia si sono unite per l'esecuzione di alcuni canti patriottici scelti per ricordare i 150 dell'Unità d'Italia. E' stato emozionante rendersi conto che il nostro Inno Nazionale ha ancora il potere di darci quell'impulso ad alzarci in piedi, ed è in quel momento che qualche nonno non ha saputo trattenere la commozione: mano destra sul cuore e a tempo con la musica come i loro nipoti, nonostante gli anni.

Ancora una volta abbiamo potuto sperimentare come è vero che la musica può abbattere muri, eliminare confini e antichi razzismi, e far nascere nuove amicizie. Mentre canti con gli altri ti senti felice e non è importante che i nuovi amici siano del nord, del sud, dell'est o dell'ovest. Ciò che è importante è la fortuna di poter condividere quella felicità che solo la musica ti sa dare.


Il 2 ottobre la corale veneziana ha continuato la sua tournée. E' stata accolta con grande simpatia dalla "Corale Città di Guspini" che aveva accettato con molto entusiasmo la nostra proposta di gemellaggio a tre. I nostri nuovi amici della Corale Fanis hanno lasciato la Sardegna felici di avere in valigia, oltre agli squisiti dolci sardi, gli spartiti di "Non poto reposare", e di due canti sacri da preparare per il prossimo Natale. A noi è rimasto un canto della montagna che impareremo presto per conservare il più a lungo possibile la felicità di questo meraviglioso incontro.
Un gemellaggio speciale quello con la corale veneziana, ricco di forti e affascinanti contrasti che allo stesso tempo celavano profonde e significative somiglianze.
"Atrus annus mellus!"

A.C.